sabato 3 dicembre 2011

PERCHE' SERVE UNA PATRIMONIALE

Nel post precedente ho frettolosamente discusso su quanto sta proponendo l’attuale governo per affrontare l’attuale momento economico.
È ormai conclamato che le economie del mondo occidentale stanno velocemente rallentando al punto che ormai è quasi certa la ricaduta in recessione di una parte dell’Europa Italia compresa.
Recessione significa minor ricchezza per tutti, minor lavoro, minori tasse incassate per conseguenza dallo stato e infine maggior rischio di default degli stati più indebitati.
Gli attuali livelli di debito erano sostenibili solo in presenza di incrementi del PIL delle singole nazioni; dopo il 2008 ci si è accorti che il vento era cambiato e che è diventato più difficile far crescere le economie.
Si è iniziato a mettere in dubbio la solidità degli stati e questo ha comportato che gli investitori mondiali smettessero di prestare i propri soldi alle nazioni più in difficoltà.
Da questo momento è esplosa la “ CRISI FINANZIARIA” che oggi tanto ci spaventa e che al momento costringe l‘Italia a pagare Tassi sempre più elevati per finanziare il proprio debito.
Le banche inoltre non riescono più a raccogliere denaro sui mercati e devono per conseguenza interrompere i finanziamenti verso le imprese.
Il Mix è devastante:
Meno denaro e tassi di finanziamento più alti = Recessione – fallimenti aziende – disoccupazione in crescita e . . . . . .
Le conseguenze finali potrebbero essere devastanti “vds filmato trasmesso durante la trasmissione Piazza pulita su La 7 giovedì scorso”.
Come interrompere la spirale.
Riprendo il post precedente per partire da quanto ha fatto il Governo Monti.
I primi provvedimenti hanno cercato di tamponare i buchi e si è utilizzata ancora una volta la leva fiscale.
Prima di procedere con le proposte vorrei fornirvi un dettaglio di sintesi del bilancio Italiano:

TOTALE USCITE 2011 - 800/MD Euro
Di cui
Stipendi e contributi - 171/MD
Spesa per pensioni - 244/MD
Altre prestazioni sociale - 61/MD
Consumi intermedi - 137/MD
Altre spese correnti - 62/MD
Interessi - 77/MD
Spese in conto capitale - 48/MD

TOTALE ENTRATE - 738/MD
Di cui
Imposte dirette - 230/MD
Imposte indirette - 225/MD
Contributi sociali - 218/MD
Altre entrate correnti - 65/MD

DISAVANZO - 62/MD

PIL NOMINALE - 1582/MD


Dall’agosto scorso ci siamo impegnati a portare in pareggio il bilancio a partire dal 2013 e le manovre sinora effettuate hanno agito più sul lato delle entrate che sul fronte della spesa.
Occorre sottolineare che l’incidenza della spesa pubblica è incrementata di oltre 6 punti negli ultimi venti anni e viene subito da chiedersi dove siano stati spesi questi soldi visto che i servizi forniti al cittadino sono purtroppo nel frattempo peggiorati.
Dobbiamo poi pensare che l’attuale tensione finanziaria costringerà l’Italia a pagare a partire dal 2015 oltre 50/MD in più di interessi .
Dobbiamo continuare ad inseguire il pareggio con aumenti delle tasse?
Io credo di no perché la pressione fiscale già oggi al netto dell’evasione supera il 50%.
Qualsiasi aumento di imposte e tasse deprime l’economia ed è recessivo.
L’aumento delle aliquote irpef è depressivo e punitivo nei confronti di chi paga tutte le tasse.
L’aumento delle aliquote Iva deprime i consumi e genera inflazione.
A mio avviso occorre contenere la spesa sul fronte delle entrate andare a colpire l’evasione ed i patrimoni accumulati con la stessa.
Come fare?
Passo alle proposte.

Nel post precedente ho parlato di costi della politica e di corruzione; ebbene io penso che la dilatazione della spesa corrente vada cercata qui ed è perciò importante agire subito su questi due fronti.
Prima ho parlato di risparmi per almeno 5/MD sul fronte dei costi della politica ed ho quantificato in almeno 75/MD il costo della corruzione / mala politica.
E’ mala politica anche assumere dipendenti pubblici in numero eccessivo e non credo di sbagliare quando affermo che almeno il 10% dei dipendenti pubblici siano in eccesso.
Riducendo i costi della politica, contrastando la corruzione ed mettendo in efficienza la macchina pubblica potremmo ottenere risparmi per almeno 3 punti di PIL e cioè 45/MD.
Sul fronte delle entrate occorre invece indirizzare tutti gli sforzi sul recupero dell’evasione fiscale incrementando le misure in grado di contrastarla “abbassamento soglia contante a 500 euro, nuovo redditometro e maggior coinvolgimento anche forzoso degli enti locali nella segnalazione degli evasori.
Tutto questo potrebbe far emergere almeno il 30% dell’evasione stimata e pertanto otterremmo su questo fronte altri 30/MD.
Da ultimo occorre ridurre gli oneri finanziari portando il loro ammontare tendenziale dai 125/MD del 2015 ad una cifra vicina a quella odierna cioè 70/MD.
Come fare?
Il costo totale pagato dall’Italia risente dello stock accumulato ed è in funzione dei tassi pagati.
Occorre ridurre l’ammontare del debito e di conseguenza pagare tassi meno onerosi.
Il solo strumento in grado di fare questo è la patrimoniale.
Cos’è una Patrimoniale:

Imposta che colpisce i patrimoni quindi colpisce chi detiene beni mobiliari o immobiliari.
L’individuazione dei beni è abbastanza facile ma resta più difficile l’applicazione dell’imposta perché dobbiamo distinguere fra i patrimoni accumulati da chi ha Già pagato rispetto a quelli frutto di evasione o corruzione.
La Patrimoniale è una tassa ingiusta se applicata sui beni detenuti dai contribuenti onesti perché finirebbe per far pagare due volte le stese persone.
E’ al contrario una tassa etica se colpisce i patrimoni frutto di evasione o corruzione.
Dedicherò l’intero prossimo post alla spiegazione della mia idea perché il dettaglio è abbastanza complicato. Per oggi vi chiedo di fidarvi quando vi dico che con questo strumento potremmo ridurre gli oneri finanziari tendenziali a 70/MD.
Ricapitolando:

Lo sforzo del governo deve portare a riduzioni sul fronte della spesa improduttiva per 45/MD e a recuperi di imposta per 30/MD. Otteniamo pertanto un recupero totale di oltre 75/MD pari al 10% del bilancio pubblico.
Tale importo permetterebbe da un lato di non applicare la parte odiosa delle misure oggi pensate (aumento aliquote Irpef e Iva) e di far residuare somme molto importanti da destinare allo sviluppo.
La spirale maggiori costi = maggiore tasse è depressiva e va evitata; con questi provvedimenti andremmo invece ad incidere sulla spesa improduttiva e a colpire gli evasori e pertanto gli effetti depressivi sarebbero minori. Inoltre la manovra diventerebbe equa e sostenibile perché trasferirebbe risorse a favore dello sviluppo e si sa maggior sviluppo = maggiore PIL = maggiori entrate per lo stato e perciò minori problemi di bilancio.

Considerazioni finali:

Fra le misure elencate oggi sui giornali non trovo corretto l’aumento dell’Irpef e dell’Iva.
Dispiace dirlo ma è corretta la parte relativa all’allungamento del periodo di anzianità necessario per godere della pensione in quanto le aspettative di vita sono cambiate.
Va per finire rimodulata tutta la parte che va a colpire il lusso ed i patrimoni trasformando tutto quanto in proposta in quella patrimoniale che domani vi spiegherò.
Come ho scritto prima dobbiamo PRETENDERE Che vengano approvati quei provvedimenti che ho sopra elencato per contenere le spese e recuperare l’evasione.
Un saluto a tutti.

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