Per iniziare vorrei salutare chi mi legge e chiedere scusa se ormai da sette giorni non posto alcun articolo.
Purtroppo in questa settimana sono stato impegnato per lavoro all’estero e non ho trovato il tempo di scrivere.
Inoltre stavo aspettando le misure del nuovo governo per poter commentare con voi i provvedimenti che verranno decisi.
Sulla stampa di oggi sono uscite delle “fondate” indiscrezioni ed allora eccomi con i commenti.
Premetto che quanto scrivo è assolutamente influenzato dalla lettura dei giornali odierni e che quindi sono disposto a fare pubblica ammenda su eventuali giudizi che venissero smentiti da provvedimenti diversi.
Tutto ciò stabilito trovo che l’insieme dei provvedimenti “pur dovuti” non vada nella giusta direzione.
Sapete bene quanto io abbia appoggiato dall’inizio questo governo arrivando a sostenerlo anche su una pagina del corriere ed allora credo di potermi permettere delle critiche all’impianto della manovra ove questa non vada a risolvere i problemi ma solo a tamponare le necessità quotidiane.
So che tutto quanto in proposta è influenzato dall’urgenza ma credo che se si vorrà veramente cambiare occorra passare dalla fase della fretta a quella della programmazione.
Partiamo dai problemi:
Credibilità sistema Italia;
Livello insostenibile del debito;
Rispetto verso richieste BCE.
L’attuale Governo ha cercato sin dall’inizio di recuperare credibilità agli occhi del mondo esterno e posso senz’altro affermare che quanto sinora fatto è andato nella dovuta direzione.
Per risolvere il secondo punto invece non si è ancora fatto niente e la cosa più preoccupante è che non se ne è nemmeno parlato.
Si è cercato in adempimento al terzo punto di rincorrere il pareggio di bilancio per adempiere alle richieste dell’Europa.
Allora mi direte: dove sta lo sbaglio.
Occorre per prima cosa ricercare le cause che hanno causato la crescita dell’indebitamento in questi ultimi trent’anni per poterle rimuovere e far si che il problema del deficit non si presenti in futuro.
Penso sia chiaro a tutti che le piaghe più importanti su cui mettere il dito siano :
Costi della politica;
Corruzione ;
Evasione fiscale.
La prima voce non è assolutamente importante in termini assoluti in quanto qualsiasi taglio anche importante non permetterebbe di raggiungere un livello annuo di 5/MD di euro.
Però è proprio da questo punto che si deve partire perché ritengo che non si possa chiedere nessun sacrificio alla nazione se prima chi ci governa non da il buon esempio.
Riguardo alla corruzione occorre riprendere i dati forniti dalla Corte dei Conti:
ebbene si segnala che l’ammontare globale della stessa ha superato il 5% del Pil Italiano.
Voglio ricordare che la corruzione è un furto ai danni dell’azienda Italia perché causa maggiori costi per la nazione per importi almeno doppi rispetto al suo ammontare.
Quante gare d’appalto, ad esempio, non vengono aggiudicate al miglior offerente ma vengono invece assegnate a chi ha combinato meglio le cose . . . . e non voglio andare oltre.
Sull’evasione fiscale si è già molto scritto e non voglio aggiungere altro se non ricordare che in Italia si evadono oltre 100/MD di tasse all’anno.
Anche questo è un furto ma questa volta il primo danneggiato non è lo stato ma è l’insieme dei cittadini onesti.
Quante ditte serie perdono gli appalti perché poste in competizione con aziende che invece non rispettano le regole?
Quanti cittadini onesti si vedono umiliati nei loro diritti da chi invece fa il furbo?
Vi annoio con due esempi personali:
Nel 1974 vinsi una borsa di studio “all’epoca 150.000 lire; mio padre era un semplice impiegato postale e guadagnava l’equivalente di odierni 1.200 euro mensili, mia mamma era una casalinga e aiutava mio padre nella coltivazione di circa 1,5 ettari di terra.
Dimenticavo eravamo in quattro figli. Ebbene dopo il primo anno la borsa di studio mi venne revocata perché il reddito della mia famiglia era troppo elevato.
Nel 1979 dopo il diploma mi iscrissi all’Università di Trieste e vivendo ad oltre 100 Km da tale città cercai di entrare alla casa dello studente; Domanda scartata anche questa volta perché il reddito della mia famiglia era sempre troppo alto.
Non posso pensare che chi guadagna 1200 euro con quattro figli possa essere considerato ricco ma diventa tale se una fascia di popolazione evade totalmente le tasse.
Anche questi sono i danni che si subisce con l’evasione ed è per questo che va combattuta con ogni mezzo.
Ritorno allora ai provvedimenti del governo Monti e trovo che:
Costi per la politica :
al lavoro.
Corruzione: Nessun accenno a limitare il fenomeno.
Evasione fiscale: Si parla al momento solo di una riduzione dell’uso del contante a 500 euro.
Nel complesso con questa manovra si va ancora una volta ad incidere sulle tasse facendo pagare chi già sta pagando.
Si riducono le pensioni e va bene.
Provvedimenti zero, si accenna a riduzione dei vitalizi ma le lobby sono già
Si aumentano le aliquote irpef e va ancora bene (si sa occorre che tutti aiutiamo l’Italia).
Non vi è ancora però traccia di quanto ho richiesto prima.
Si comincia finalmente a parlare di colpire il lusso (tassa sulle imbarcazioni) ma vi chiedo è un provvedimento simbolico o di sostanza.
Per finire l’analisi parliamo della reintroduzione dell’Ici; ritengo il provvedimento corretto in quanto da tempo sostengo che chi ha accumulato grossi patrimoni soprattutto con l’evasione debba pagare ma però è l’uso dello strumento che va modificato.
Mi fermo qua ma oggi stesso vi posterò un altro articolo con il quale cercherò di spiegare meglio i numeri della finanza Italiana e confrontare le mie proposte con quanto sta attuando L’attuale governo.
Cordiali saluti.
Aspettiamo cosa decidera' il Governo Monti , che reputo il migliore che potessimo avere , stante la situazione di difficolta0 e di immagine m pontini
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