martedì 6 dicembre 2011

PATRIMONIALE SI O NO?

A distanza di due giorni posso finalmente commentare le misure adottate dal Governo Monti per contrastare la crisi.
Nel precedente post avevo detto che avrei fatto pubblica ammenda qualora i provvedimenti fossero stati diversi da quanto da me commentato.
Va nella giusta direzione la cancellazione degli ipotizzati aumenti delle aliquote Irpef che avrebbero Strozzato la classe media Italiana.
Per il resto la manovra è troppo improntata sulle tasse ed infatti oltre il 60% della stessa si ricava da lì. Inoltre sul fronte della spesa i risparmi sono per la gran parte tratti dalle pensioni.
E’ vero e l’ho già scritto, una riforma del sistema pensionistico ,speriamo definitiva, era indispensabile ma occorreva osare di più sul fronte dei costi della politica e della pubblica amministrazione.
Ieri Oscar Giannino diceva bene che c’è ancora troppo stato in Italia.
Non possiamo pensare di continuare a pagare per non avere servizi.
Una spesa pubblica superiore al 40% del PIL non è mai giustificabile ma soprattutto non lo è alla luce degli scarsi servizi offerti al cittadino.
Mancano inoltre serie misure di contrasto all’evasione fiscale e alla corruzione.
E’ su questi due fronti che si deve lavorare di più per ridurre il deficit e di conseguenza poter diminuire le tasse.
Per il resto il pareggio è stato ottenuto grazie ad una “patrimonialina” nascosta.
Nuova IMU, tassa su barche auto e bolli sui Depositi Titoli altro non sono che una patrimoniale bella e buona.
Il partito dei buoni sostiene che non servano altre misure e che una patrimoniale Light sia sufficiente e stiamo già festeggiando la discesa dello spread a 375 b p.
Io trovo invece che la discesa pur importante sia troppo lenta e che soprattutto la circolazione del denaro non sia affatto ripresa.
Le banche sono sempre in grossa difficoltà nella raccolta e per conseguenza stanno ancora riducendo gli impieghi.
Ho già detto in altre occasioni che il credit crunch è il vero problema dell’economia perché La strozzatura nei prestiti farà chiudere tante forse troppe aziende e causerà un sensibile aumento della disoccupazione.
Io credo che solo riportando il debito su livelli ragionevoli si possa da subito ottenere un innalzamento del merito di credito dell’Italia e per conseguenza delle sue Banche.

Qui si innesta la mia idea di patrimoniale. Lo strumento non va usato per pareggiare bilanci o travasare risorse ma va soprattutto pensata per ridurre il debito pubblico e di conseguenza gli oneri finanziari che paghiamo.
Oggi si assiste ad un insieme di misure di importo pari a 10 forse 12 MD euro che serviranno nella migliore delle ipotesi a finanziare parzialmente la crescita.
Nessun accenno ancora al debito pubblico che è il vero nemico da combattere.
Ancor oggi registriamo i “pretestuosi ” messaggi lanciati da S & P che ha messo sotto osservazione il rating di tutte le nazioni buone dell’Europa con la minaccia della perdita della Tripla A.
Inoltre anche verso l’Italia si è reiterata la minaccia di un possibile downgrading di ben due livelli.
Ma allora lo vogliamo capire che questi ci vogliono morti per guadagnare al ribasso su di noi.
Dobbiamo toglierci dal ricatto e l’unico modo è ridurre il debito delle nazioni europee cercando di riportarlo in media almeno al 70% del PIL.

Servono manovre forti in tutte le nazioni più esposte ma serve anche un segnale da parte della Germania.
Il rientro dal debito non si fa con misure strozza economia perché altrimenti il malato muore prima di guarire.
Lo si fa invece dismettendo beni pubblici ed eventualmente chiedendo una temporaneo aiuto ai cittadini più abbienti.
l’ultima manovra Italiana ha solo rinviato il problema e forse torneremo sotto attacco quando i cattivi capiranno che l’Europa non ha ancora le idee chiare sulla crisi.
Noi dobbiamo far discendere il deficit di almeno 600/MD in dieci anni e questo è possibile solo con una privatizzazione “enorme “ e con una altrettanto importate PATRIMONIALE.

Occorre raccogliere almeno 400/MD dalla patrimoniale e 300 dalla vendita dei beni pubblici per dare un colpo definitivo al debito.
Vi chiederete:
ma questo è matto!!!!!!!!!!!
Non è così. Attraverso adeguati strumenti si possono fare entrambe le cose senza impoverire gli Italiani diluendo semplicemente l’operazione di pagamento in vent’anni per la patrimoniale e prevedendo la dismissione dei beni pubblici in 10 anni.
Con queste due operazioni il debito in vent’anni scenderebbe a 1.100 MD e gli oneri finanziari dell’Italia passerebbero da 110/MD prospettici di oggi a meno di 50/MD.
Per oggi basta.
Domani Vi spiego come si possono privatizzare 300 MD di beni e fare contemporaneamente una patrimoniale di 400/MD.
Un saluto.

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