ANCHE I RICCHI PIANGONO
Guarda che sorpresa, finalmente (ma non è la prima volta) un’asta dei Bund va parzialmente deserta e deve essere coperta dalla banca centrale della Germania.
I giornali di oggi danno ampio risalto alla notizia ma l’interpretazione che viene data all’accaduto è sbagliata.
Non posso certo dire di aver letto tutti gli articoli pubblicati ma dai tre che ho letto si ricava l’idea che gli investitori non si fidino più neanche della Germania e che pertanto anche quest’ultima debba incominciare a preoccuparsi per il futuro.
Così dipinta la notizia sarebbe gravissima perché testimonierebbe uno stato di crisi totale ed irreversibile (pensate un po’ se il primo della classe va in crisi cosa potrà succedere agli altri ormai da tempo dietro la lavagna)?
Le cose non stanno così; la disaffezione verso i titoli tedeschi non riflette paura verso la nazione
ma dice semplicemente che gli investitori non si accontentano più dei miseri tassi pagati dalla Germania ma vogliono invece spuntare rendimenti più elevati.
Dobbiamo osservare che con la crisi in corso ormai da quattro mesi il “fly to quality” ha permesso alla Germania di indebitarsi ad un tasso di almeno 1 punto inferiore alle logiche di mercato.
Da tempo sostengo i paesi periferici pagavano con la crisi le proprie colpe ma regalavano alla Germania importanti somme quale risparmio di costi per oneri finanziari.
La riprova che la fiducia verso questa nazione non è finita si può trovare guardando la curva dei tassi a breve che testimonia in maniera ancora chiara che il “ fly to quality” non si è certo interrotto.
Infatti su questa parte della curva lo spread rispetto ad esempio all’Italia è di circa 650 punti.
Oggi registriamo una leggera contrazione dello spread a dieci anni frutto più della risalita dei tassi del decennale tedesco che di una discesa del btp Italiano.
Speriamo bene ma per intanto vorrei se vi riuscite suggerirvi la lettura del Sole 24 ore di ieri nel quale ho trovato diversi interessanti articoli (tutti piuttosto pesanti in punto umore).
Mi è piaciuto l’articolo di Giannini su Repubblica di oggi perché colpisce nel segno mentre trovo invece utopista l’articolo sul Corsera di oggi degli economisti Giavazzi ed Alesina; non voglio contestare l’articolo perché suggerisce cose esatte ma credo che ne la BCE ne la Germania accetteranno quanto in proposta.
Continuo a sostenere che bisognerà cavarsi da soli dall’impaccio dopodiché si potrà pretendere le misure oggi ostacolate dai Tedeschi.
Sto cercando di rendere semplice la spiegazione della patrimoniale a costo zero.
Penso che nel giro di due , tre giorni riuscirò a postarla.
Un saluto.
Buon Lavoro Sig. Valoppi,
RispondiEliminaverrò spesso a visitarla.