martedì 4 dicembre 2012

PROPOSTA RIDUZIONE DEFICIT PIL SOTTO 70% DOPO BCE 2011

Ieri vi ho postato la mia proposta del settembre 2011 con la quale sollecitavo un'operazione volta a ridurre il debito in maniera rapida e consistente.
Vi ricordo che nello scorso dicembre il Presidente della BCE Mario Draghi permise alle banche (per importi illimitati) di riscontare presso la BCE stessa i mutui concessi al tasso dell'!% per i primi tre anni.
Bene, alla luce di tale offerta, andai a modificare la mia proposta originaria per sfruttare il regalo della BCE.
La struttura della proposta come vedrete non si modifica quanto a speculazione sui CDS ma diventa molto meno onerosa per i cittadini.
I dati sul totale interessi a carico dell'Italia sono diversi rispetto a quanto riportato ieri perchè vi ricordo, le due proposte hanno date diverse e tengono conto dei diversi valori espressi a tali date dal mercato.
Entro 2 giorni vi posterò le mie considerazioni finali riguardo alle due proposte e passerò ad elencare quanto l'Italia ha perso in questo anno per non aver fatto quanto da me proposto.
Da ultimo evidenzio che diverse persone hanno letto il mio post di ieri (spero tutto anche se molto lungo) ma nessuno ha postato un commento finale.
Mi piacerebbe leggere pareri ed indicazioni anche contrarie per poterne discutere insieme.
Buona lettura:

PROPOSTA RIDUZIONE DEFICIT PIL AL 70% DOPO MOSSA BCE DELLO SCORSO DICEMBRE

La proposta che vado ad esporre non è altro che una rielaborazione di quella da me ipotizzata il 26 settembre 2011.
Ferma restando   la parte relativa alla vendita allo scoperto dei CDS che come abbiamo visto dovrebbe  dare un dato positivo compreso fra i 100/MD ed i 200/MD.
Come vedremo in seguito questa proposta va a pesare ancora meno sui privati per cui ritengo corretto che tutte le somme incassate vadano allo stato ad immediata riduzione del debito;
come conseguenza  avremo una riduzione del debito ben oltre i target  stabiliti per cui si potrà nei 10 anni successivi utilizzare un decimo all’anno di tale somma per fare sviluppo soprattutto attraverso una riduzione del cuneo fiscale (si potrà fare extradeficit per circa 1 punto % di PIL ogni anno).
Detto tutto ciò a raccordo vado a spiegare come si può migliorare la proposta di settembre approfittando dei soldi messi a disposizione dalla BCE.


Durante lo scorso mese di dicembre la BCE si è dichiarata disponibile a finanziare le banche al tasso dell’1% a fronte del risconto di mutui dalle stesse detenuti.
Nel frattempo dal mese di settembre gli spread si sono ancora allargati ed attualmente il costo per l’Italia per interessi sul  debito a lungo termine supera il 6%
Detto ciò osserviamo che il costo totale per interessi per l’Italia nei prossimi 10 anni sarà:

2012                                85/MD
2013                                95
2014                               102
2015                               107
2016                               110
2017                               115
2018                               120
2019                               120
2020                               120
2021                               121

                                      1094       COSTO TOTALE IN 10 ANNI
                                                                                                                                                                       

E’ evidente che in misura sempre più crescente dovremo inseguire il pareggio di bilancio con nuovi sforzi e misure sempre più impegnative.
Dobbiamo ridurre il debito a 1.100/MD cioè riportare il rapporto debito PIL sotto il 70%.
Come facciamo:

1)      Patrimoniale sui beni degli Italiani pari a 400/MD in vent’anni
2)      Vendita di beni dello stato pari a 300/MD in dieci anni.
La somma complessiva è di 700/MD che però ci servono tutti subito.

1)Patrimoniale sui beni degli Italiani:
Per prima cosa evidenziamo che il totale della ricchezza netta degli Italiani è pari ad almeno 4.500/MD.
Andremo allora a stabilire una patrimoniale del 10% della ricchezza degli Italiani da incassare subito ma da spalmare nel pagamento in vent’anni cioè 20/MD all’anno e perciò una cifra inferiore a quella fatta pagare dal Governo Monti pari a 28/MD anno.
A questo punto ogni Italiano andrà presso la sua banca e si farà anticipare a titolo di Mutuo Ipotecario la somma da versare allo stato e concederà ipoteca su beni immobili di proprietà fino alla concorrenza della somma ottenuta.
L’interesse da pagare alle banche resterà a carico dello stato.
I privati dovranno pagare anno dopo anno le rate del mutuo pari ripeto a 20/MD come se stessero pagando una patrimoniale dilazionata.
Le banche risconteranno in BCE i mutui all’1%.

2)Lo stato crea una società pubblica nella quale versa i 400/MD incassati.
Questa società acquista dallo stato 700/MD di beni pubblici.
Per il pagamento utilizza i 400/MD appena incassati e per la differenza si fa erogare altri mutui ipotecari dalle banche per altri 300/MD concedendo ipoteca su tutti i 700/MD di beni.
Anche i 300/MD di mutui verranno riscontati all’1% in BCE e questa volta però il finanziamento verrà rimborsato in dieci anni con la vendita di 30/MD di beni pubblici all’anno.
Otterremo così soldi subito a fronte di una vendita dilazionata di parte del patrimonio pubblico.

RICAPITOLIAMO:

I PRIVATI SI INDEBITANO PER 400/MD

LA NUOVA SOCIETA’ PUBBLICA SI INDEBITA PER 300/MD

LO STATO DISMETTE 700/MD DI BENI E INCASSA 700/MD.

Con i 700/MD incassati lo stato va a riacquistare debito pubblico in circolazione per almeno 850/MD sfruttando l’attuale momento che vede il prezzo dei titoli pubblici ben sotto la pari.
Otterremo così una veloce discesa del debito pubblico da 1.900 a 1.050/MD.
Anche consolidando nel bilancio statale la società veicolo e comprendendo il debito della stessa nel bilancio statale avremo un debito totale di 1.350/MD in discesa poi di 30/MD all’anno per effetto dei rimborsi.

COSTO FINANZIARIO PER L’ITALIA:

Sui 700/MD di mutui il costo sarà nel primo anno di 7/MD e tale somma andrà a diminuire di anno in anno per effetto del duplice ridursi dei mutui.
Il secondo effetto positivo per l’Italia sarà la immediata riduzione degli spread perché il vero debito  pubblico Italiano sarà adesso solo 1.050/MD  pari cioè al 66% del PIL cioè un livello più basso di quello tedesco.
Non penso che i ns tassi si allineeranno a quelli della Germania ma è quasi certa la discesa dello spread di almeno 200/250 b. p.
Quindi con tassi non superiori al 4% il costo per finanziare i 1.050/MD di residuo debito senior sarà di 42/MD anno.

Come si vede il costo totale per interessi scenderà nei dieci anni da 1.094/MD a meno di 500.
Risparmieremo perciò quasi 60/MD anno “quasi tre finanziarie” e se vorremo lo stato stesso se lo riterrà potrà utilizzare parte dei risparmi per farsi carico del pagamento delle rate dei mutui dei privati; ecco perché io ho chiamato la mia proposta:



PATRIMONIALE A COSTO ZERO.

Dopodiché io ritengo invece che la patrimoniale vada fatta comunque pagare a tutti i possessori di ricchezza che non riusciranno a dimostrare come hanno accumulato i patrimoni (evasori) mentre non colpirei la ricchezza accumulata dopo regolare pagamento delle tasse (è l’evasione che va colpita non la ricchezza in senso stretto).
La rimanente somma di risparmi potrà essere destinata allo sviluppo (e ce n’è grande bisogno ) ma anche alla riduzione del carico fiscale oggi troppo elevato.
Da ultimo occorrerà far ripartire il sistema finanziario per aiutare le imprese ed ecco che 50/MD ottenuti con la manovra potranno essere destinati a temporaneo sostegno delle banche ma soprattutto del mondo produttivo.


Giuseppe Valoppi
3355394342
valoppig@libero.it oppure giuseppe.valoppi@libero.it

                                                                      

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